CHIETI - LA DONNA, CLASSE 1916, VIVE IN UN PAESINO ABRUZZESE
Fu adottato da una famiglia americana e negli States è diventato milionario
Angela Baglioni
CHIETI. Per molto, troppo tempo, sono stati un pensiero, l’uno nella mente dell’altra. Si cercavano, ma le loro strade si sono incrociate dopo 55 anni. Assunta Suriano ignorava che fosse l’oceano a dividerli; Michael Mannella, nel 2004, le era arrivato talmente vicino da riuscire quasi a sfiorarla, ma non l’aveva trovata. Venerdì, a Roccaspinalveti, in provincia di Chieti, per la prima volta si sono guardati negli occhi. «Mio figlio», «Mia madre», hanno pensato prima che lacrime discrete e abbracci lasciassero spazio a poche parole semplici e a tanta voglia di riappropriarsi del tempo trascorso.
Marco Angelo, così era scritto sul suo primo passaporto. Era l’8 dicembre 1954 e un bambino di tre anni, cresciuto in un orfanotrofio di Chieti, scrutava un mondo enorme e sconosciuto. Era appena sbarcato in America per raggiungere i coniugi Mannella, una coppia di origini italiane che lo aveva adottato attraverso la Caritas. Il bimbo era nato nel 1951 in un ospedale di Atessa, non lontano da Roccaspinalveti. La gioia, per la mamma, era durata appena il tempo di allattarlo. Poi era stata costretta ad affidarlo all’orfanotrofio.
Assunta all’epoca aveva 34 anni e lavorava come domestica per una famiglia di Atessa. Il fidanzato della donna, alla notizia della gravidanza, l’aveva abbandonata. E subito dopo il licenziamento. In casa, avevano chiarito subito, non c’era posto anche per il bambino. Con un figlio, senza l’uomo che aveva promesso di sposarla, e la prospettiva di perdere l’unica fonte di sostentamento per sé e per il bimbo, il coraggio aveva abdicato alla rassegnazione e la madre aveva ceduto. Al pensiero di non poter garantire al piccolo quello di cui aveva bisogno, aveva «scelto» l’orfanotrofio. A distanza di anni Assunta ha conosciuto un altro uomo e si è sposata, senza avere altri figli. Ma il pensiero del piccolo non l’ha mai abbandonata. Il marito, morto alcuni anni fa, conosceva la sua storia e l’ha aiutata a cercare quel figlio. Tentativi risultati vani. Assunta e il marito non sapevano che il bambino era stato adottato in America. Michael, nel frattempo, è diventato un imprenditore affermato nel settore dei rifiuti. Si è sposato con Barbara ed è diventato padre di due figli. Con la famiglia vive a Oldwick, nel New Jersey. I genitori adottivi, che lo hanno circondato di amore aiutandolo a diventare un uomo di successo, non hanno mai fatto mistero dell’adozione.
E Michael, divenuto adulto, ha sentito la necessità di ritrovare le proprie radici e con esse, la madre naturale. Assunta ora ha 89 anni, Michael 55. Partendo dal passaporto di bambino Michael ha scoperto di essere nato ad Atessa. Da almeno dieci anni si recava in vacanza in Abruzzo e ci sarebbe tornato ogni estate. Voleva comprare una bicicletta per girare con calma il paese, nella speranza di incontrare la mamma. Due anni fa c’era quasi riuscito. Un cugino di Michael, Franco Primaverile, funzionario della Regione Campania, alcuni mesi fa ha pensato di rivolgersi all’ambasciata americana a Roma. L’idea è stata la chiave di volta.
L’avvocato dell’ambasciata, figlio del senatore Umberto Terracini, ha interessato il presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, che a sua volta si è rivolto al direttore generale della Asl di Lanciano-Vasto, Michele Caporossi. La ricerca non è stata semplice. I funzionari della Asl sono partiti dalla data di nascita di Michael e l’hanno confrontata con i registri delle partorienti. L’unica donna, quel giorno del lontano 1951, ad aver dato alla luce un bimbo all’ospedale di Atessa, era Assunta Suriano. Con le dovute cautele i funzionari si sono recati a casa della donna, che nel frattempo dopo la morte del marito era tornata a Roccaspinalveti, raccontando di un uomo di 55 anni alla ricerca della madre. «E’ mio figlio», ha detto semplicemente, alla presenza del vigile del paese, Antonio, visibilmente commosso.
Venerdì scorso mamma e figlio, dopo più di mezzo secolo, si sono incontrati. C’erano la moglie di Michael, Barbara, il sindaco di Roccaspinalveti, Claudio Bruno, e tutta la comunità del piccolo centro abruzzese a festeggiare l’incontro. «Mamma - ha detto Michael - vieni con me in America», e le ha regalato una collana a forma di cuore, con la sua fotografia dentro. Assunta è felice per il figlio ritrovato ma, almeno per ora, intende restare a casa. Il viaggio negli States per conoscere anche i nipoti è solo rimandato.