veniamo, qual è la nostra storia, chi sono i nostri genitori biologici, le nostre sorelle o fratelli e anche, fondamentale, a quali malattie potremmo andare incontro. Tutti noi figli adottivi, abbiamo due famiglie. una adottiva, che ci ha dato amore, educazione, istruzione, e una che non conosciamo proprio, ma che ci appartiene. la sentiamo nostra. Viviamo ogni giorno con quel senso di vuoto.. così noi lo chiamiamo... quell'abbraccio mancato nei nostri primi mesi o anche anni di vita, quella carezza che non è mai arrivata di nostra madre... Seguendo certi stereotipi qualcuno afferma che i figli adottivi sono stati fortunati e che non dovrebbero lamentarsi di nulla... Sì, forse siamo stati fortunati, ma comunque riteniamo una grande ingiustizia il non avere mai conosciuto la nostra famiglia d'origine. Se poi vogliamo anche fare riferimento a una vera e propria piaga legata al mondo delle adozioni, dobbiamo purtroppo lamentare tantissimi casi in cui la madre biologica è stata ingannata e le è stato sottratto il figlio, spesso facendolo passare per morto. La legge italiana non permette ai figli non riconosciuti alla nascita di sapere chi sono. Questa negazione dura 100 lunghi anni e noi l'abbiamo apostrofata "La punizione dei cento anni". Uno sbilanciamento eccessivo tra il diritto della madre che non vuole essere nominata e il diritto del figlio a sapere. Noi tutti figli adottivi, che veniamo da ogni parte d'Italia, stiamo lottando per far si che ciò cambi, richiedendo di abbassare la soglia del diritto dai 100 a 40 anni,. Per far sì che ciò accada abbiamo bisogno di voi, di tanti, di tutti. Aiutateci a travalicare i pregiudizi e a correggere le disinformazioni in merito a questa questione. Alcuni mesi fa il governo ha equiparato il diritto di tutti i figli, eliminando ogni aggettivo: naturale, legittimo, adottivo. Li ha chiamati solo figli, ma si è dimnticato di noi. NOI figli adottivi non riconosciuti alla nascita abbiamo il DIRITTO DI SAPERE CHI SIAMO.
IL DIRITTO ALLA CONOSCENZA di EMILIA EMILIANI
C'era una volta la categoria degli uomini, che, almeno in teoria, avrebbero tutti gli stessi diritti poi c'era la sottocategoria dei figli adottivi, che, a fatica, nel corso degli ultimi decenni hanno raggiunto una "quasi" piena equiparazione agli altri figli e ancora c'è la sottocategoria della sottocategoria dei figli adottivi non riconosciuti ai quali è ETERNAMENTE VIETATO l'accesso alle proprie origini, ovvero conoscere il nome di chi li ha generati e la storia del proprio abbandono, nonchè i dati sanitari pertinenti. Soltanto a loro viene preclusa questa necessità fondamentale dell'anima e del corpo. Contro questa assurda discriminazione chiediamo a TUTTI, ma soprattutto a chi non si trova direttamente coinvolto in questa situazione, ma crede nella eguaglianza degli uomini, di schierarsi affinchè la legge attuale venga modificata. E di farlo con tutti i mezzi che ciascuno di voi ha a disposizione, la scrittura, l'uso dei media, la chiacchierata con il vicino..... Tutto è comunicazione, e soltanto attraverso la comunicazione possiamo sperare di cambiare la cultura e la sensibilità comune.Vi invito anche a votare su https://parlamento.openpolis.it/singolo_atto/47303 per tutte e tre le modifiche di legge proposte da una politica trasversale, considerato il carattere non ideologico, ma soltanto etico del progetto : dare a tutti i cittadini PARI DIGNITA' rispetto ad un evento fondamentale, chiamato VITA.